L’incontro del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica a San Giovanni Valdarno
Si è tenuto questa mattina nella sala grande di Palazzo d’Arnolfo a San Giovanni Valdarno il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica convocato dal prefetto di Arezzo Clemente Di Nuzzo.
Al tavolo, oltre al prefetto, si sono seduti il questore di Arezzo Maria Luisa Di Lorenzo, il comandante provinciale dei Carabinieri Claudio Rubertà, il comandante provinciale della Guardia di Finanza Walter Mazzei, i sindaci del Valdarno aretino o loro delegati (Valentina Vadi, sindaco di San Giovanni Valdarno e presidente della Conferenza Zonale dei Sindaci del Valdarno Aretino, Paolo Nannini, sindaco di Bucine, Michele Rossi, sindaco di Castelfranco Piandiscò, Andrea Rossi sindaco di Loro Ciuffenna, Jacopo Tassini, sindaco di Laterina Pergine Valdarno, Sergio Chienni, sindaco di Terranuova Bracciolini, Cristina Bucciarelli, vice sindaco di Montevarchi, Thomas Stagi in rappresentanza del Comune di Cavriglia), il vice questore del Commissariato di polizia di Montevarchi Gian Fabrizio Moschini e il comandante della polizia municipale di San Giovanni Valdarno Mauro Cottoni. Presente anche il Comitato delle categorie economiche e produttive composto da Confcommercio, CNA, Confapi, Confartigianato, Confesercenti e Confindustria. Hanno esposto gli argomenti durante la riunione Federica Vannelli, per Confcommercio Valdarno, portavoce del Comitato delle categorie economiche e Daniele Gualdani per Confindustria.
Nell’incontro infatti del 4 ottobre scorso della Conferenza Zonale dei Sindaci del Valdarno Aretino al centro di GeoTecnologie con i rappresentanti delle categorie economiche e produttive del Valdarno era stato affrontato il tema della sicurezza nel territorio ed era emersa preoccupazione a seguito dei fatti di cronaca che si erano verificati nell’ultimo periodo a danno di cittadini e imprese. Come si era impegnata a fare, la presidente della Conferenza aveva quindi richiesto un incontro con Prefettura e Questura in Valdarno che, puntualmente, si è svolto questa mattina.
Sia i primi cittadini sia i rappresentanti delle categorie economiche e produttive ad una sola voce, hanno espresso fiducia nei confronti delle forze dell’ordine ringraziando per il lavoro portato avanti quotidianamente ma, allo stesso tempo, hanno illustrato la situazione del territorio esprimendo forte apprensione per i ripetuti episodi di criminalità e per lo scarso numero di forze dell’ordine presenti su un territorio vasto, densamente popolato e che presenta un elevato numero di imprese e attività. Particolarmente critica la situazione del commissariato di Montevarchi con 19 agenti di polizia per un bacino di utenza di quasi 100mila unità.
Il prefetto, il questore e i vertici delle forze di polizia si sono resi pienamente disponibili all’ascolto e al confronto, anche periodico e, dopo aver udito e accolto le differenti sollecitazioni, hanno assicurato che sarà richiesto nelle sedi competenti un incremento degli organici dei comandi delle forze di polizia presenti sul territorio. Inoltre si sono resi disponibili a elaborare servizi straordinari di controllo che abbiano una cadenza periodica e una continuità nel tempo e che possano essere avvertiti come strumenti utili di tutela per cittadini, imprese e istituzioni e come efficaci azioni di contrasto per i malviventi.
“E’ stato un incontro molto proficuo – le parole del prefetto di Arezzo Clemente Di Nuzzo – basato su un sincero e franco scambio di idee su quelle che sono le tematiche principali della sicurezza di questo territorio. Noi abbiamo presentato tutto il nostro impegno a veicolare verso le amministrazioni centrali, le esigenze di rafforzamento dei presidi territoriali delle forze di polizia. Abbiamo anche messo in campo il nostro impegno per l’attuazione di servizi straordinari di controllo del territorio aventi una cadenza periodica e continuativa per venire incontro alle esigenze manifestate dai sindaci e dagli operatori economici. Saremo attenti nel seguire l’evoluzione della situazione e pronti ad ascoltare istituzioni, imprese e cittadini e collaborare insieme”.
“Siamo abbastanza soddisfatti dell’esito dell’incontro. Il territorio – ha aggiunto la presidente della Conferenza zonale dei sindaci del Valdarno Valentina Vadi – si è presentato compatto nelle sue istituzioni, nei rappresentanti delle categorie economiche e produttive e abbiamo trovato il prefetto e il questore molto attenti ad ascoltare le nostre richieste. Abbiamo chiesto a gran voce un’attenzione forte sul Valdarno che è molto esteso, molto popolato e vanta un tessuto produttivo importante che deve essere tutelato così come vanno tutelati i cittadini che vi abitano. Crediamo che sia necessaria, soprattutto, un’implementazione organica delle forze dell’ordine a partire dal commissariato di Montevarchi che sta registrando numeri minimi di personale in servizio. Da una parte un’attestazione di fiducia nei confronti delle forze dell’ordine e dall’altra una richiesta ferma di un rafforzamento dei presidi sul nostro territorio. Questa mattina abbiamo ottenuto impegni importanti: il prefetto ci ha assicurato che presenterà al Ministero degli Interni la necessità di implementare le forze dell’ordine sul territorio e che saranno programmati una serie di servizi coordinati di interforce a tutela e difesa del Valdarno con cadenza periodica e che abbiano continuità. Infine, con probabilità, arriveranno, entro la fine dell’anno, agenti di polizia in più al commissariato di Montevarchi anche se in numero ridotto. Un territorio unito e compatto che sta cominciando a vedere gli effetti del lavoro sinergico che sta portando avanti su tanti temi e non solo su quello della sicurezza”.
“Abbiamo innescato una magia che mancava da qualche tempo: siamo tornati a parlare di vallata – ha commentato la portavoce del Comitato delle categorie economiche e produttive Federcia Vannelli – e siamo felici di farlo non solo come categorie economiche insieme ma anche con tutti i sindaci uniti. Abbiamo dimostrato che quando una vallata si muove le risposte cominciano ad arrivare. Ringraziamo il prefetto e il questore di Arezzo che si sono dimostrati disponibili e attenti e siamo fiduciosi che la situazione possa cambiare in meglio. Capiamo che la situazione nazionale vede il ridursi delle forze dell’ordine in campo ma abbiamo illustrato bene come questo territorio necessita di grande attenzione e necessita di essere riportato al centro del dibattito per il livello economico e sociale che esprime”.